
1. Ciao Nito, benvenuto in questa intervista speciale della nostra rivista Free Magazine. Abbiamo ben 10 domande per te. Sappiamo che sei un musicista/Blogger particolare e che gestisci un sito sull’Imprenditoria Digitale Sostenibile e la Blue Economy. Ci spieghi meglio in cosa consiste il tuo lavoro?
Ciao ragazzi, grazie di questa opportunità di dialogo. Si, sono un blogger e gestisco uno spazio Web fin dal 2017 che insegna alle persone come fare Imprenditoria Digitale in maniera duratura e profittevole. La parte Sostenibile ha una doppia valenza: duratura, come abbiamo detto, per chi impara un mestiere di questo tipo e/o utilizza le risorse/aziende presenti nel Blog per liberarsi da una situazione di “schiavitù indotta”, come amo spesso evidenziare negli articoli e “sostenibile” nel vero senso della parola, in quanto si lavora sempre senza mai dimenticare la tutela del nostro pianeta (Blue Economy o Economia Circolare).
Dunque ho unito praticamente due mondi che di solito sono/appaiono lontani e mai contigui. Nell’Online si parla di digitale o di tutela ambientale senza mai far combaciare perfettamente queste due dimensioni, una a supporto dell’altra appunto. Quindi il Blog cerca in qualche modo di portare il lettore dal punto A al punto B in maniera progressiva dandogli semplicemente gli strumenti per realizzare le due sfere più importanti della dimensione umana, ovvero la libertà personale ed economica e la responsabilità di tutela del pianeta.

2. Perfetto Nito, quindi nello specifico il tuo sito dà in qualche modo valore ai lettori dando loro gli spunti di riflessione su un futuro Sostenibile e gli strumenti per poter migliorare la propria quotidianità. Hai quindi implementato tecniche di PNL e/o Crescita Personale?
Si esatto, la Crescita Personale, il Super Brain, lo Sviluppo Cognitivo, il pensiero “quantico” se vogliamo, sono alla base della crescita di ognuno di noi. E’ importante comprendere che il primo limite è insito dentro la nostra testa. Nel mio Team molte volte si parla di “diseducazione scolastica e/o istituzionale” non in senso dispregiativo ma ironico. La scuola insegna a svolgere i compiti e a rispettare determinati “paletti” come tempistiche e risultati, lo Stato “impone” un Sistema molte volte poco meritocratico e di trasparenza verso l’individuo singolo. In parole povere il talento e la creatività vengono spesso tralasciate come Cose non fondamentali nel percorso di crescita di ognuno di noi. Il Mantra del “mi accontento tanto non cambia nulla” è ormai dilagante in moltissime comunità specifiche o di settore, nonché nei singoli individui. Il solo fatto che “devi scegliere” un mestiere da fare “da grande”, ti impone, se ci soffermiamo un attimo con la lente di ingrandimento, che abbiamo un catalogo obbligato. Dunque perché io non posso inventare il mio futuro? Da qui la passione di scrivere articoli potenzianti verso tutte quelle menti “fertili” ed elastiche in grado di comprendere che un futuro alternativo sia possibile per davvero.

3. Ok Nito, sei stato molto esaustivo. Sappiamo che tu hai iniziato come musicista e scrittore Fantasy fin dal 2011. Come hai avuto l’idea di aprire un sito e di diventare “amico di Google” che forse è uno dei desideri più ambiti dagli aspiranti blogger?
Ho iniziato in realtà fin dagli anni 90 come compositore di musica elettronica, avevo (ed ho tutt’ora) una visione del mondo tutta mia, magica, piuttosto particolare e bizzarra: dedicavo musica alla Luna, alle fate, ai draghi medievali. Nel Blog è presente un brano strumentale della durata di 9 minuti dal titolo “The Drawbridge” ovvero il Ponte Levatoio, che riporta appunto al Medioevo esoterico e bizzarro di quel tempo. Tutta questa creatività si è poi concentrata in un romanzo Fantasy dal titolo: La Meta della Cuspide” che parla di un personaggio catapultato in una dimensione ancestrale. Il libro è presente ancora oggi sui portali della Rete, su Amazon e sul blog degli Imprenditori Digitali Sostenibili.
L’idea di aprire un sito Web è nata dal pensiero del “diario personale”. Un blog tutto tuo è una sorta di compagno di viaggio che ti assiste e ispira in ogni momento della giornata. Il fatto poi di condividere con gli altri le tue passioni fa si che la carica emozionale sia sempre ai vertici.
Ogni giorno nascono e muoiono molti Blog proprio per la confusione presente nei nostri desideri più profondi.
Se domandiamo a bruciapelo ad una persona: “cosa ti fa battere il cuore a mille, cos’è che faresti gratuitamente anche dalla mattina alla sera?”, questi sicuramente rifletterebbe per oltre 2 minuti senza rispondere. Eppure stiamo parlando di sogni, desideri, passioni.
Tutto questo accade, perché, come abbiamo detto prima, ci hanno insegnato a “non essere più bambini per poter fare i grandi”. Niente di più sbagliato.
Un vecchio detto dice “il bambino è il padre dell’uomo”, ovvero guardare le cose con gli occhi della meraviglia non potrà fare altro che spianarci la via per il successo e la libertà.

4. A quali autori ti sei ispirato nel tempo e nella costruzione del Blog?
In primis Anthony Robbins, uno dei più grandi Coach al mondo, che con la sua frase: Sveglia il gigante che è in te” mi ha letteralmente stregato fin da quando lessi il suo libro: Come migliorare il proprio stato mentale, fisico e finanziario.
Poi ce ne sono diversi, Jim Kwik con la sua regola: impara ad imparare, Robert Kiyosaki, con Padre Ricco, Padre povero o Tim Ferriss che con il suo Bestseller 4 ore a settimana mi fece riflettere sul concetto di valore del tempo.
Tutta questa “benzina” sul fatto che il nostro tempo va valorizzato per i nostri talenti, mi face scattare una scintilla poi giunta alla creazione di uno spazio dedicato solo a Community in accordo con tale mia visione costruttiva.
Troppo spesso le persone prendono per “normale” ciò che è di fatto anormale: lavorare 40 ore a settimana per avere uno stipendio che permette appena di comprare l’essenziale, barattare il proprio tempo libero relegandolo a un mese all’anno di vacanza (quando va bene), sopprimere una passione per timore dell’ignoto o per paura di essere giudicati come “pecore nere”. Tutti questi limiti nel mio blog vengono distrutti in mille pezzi.

5. Molto interessante direi, siamo giunti alla quinta domanda: quanto è difficile “liberarsi dal Sistema”, liberare il tempo, seguire le passioni? Sembra un sogno.
La difficoltà è pari a zero, e non sto esagerando. Prendiamo l’esempio di una persona che lavora in una fabbrica di scarpe e ha la stessa mansione da 30 anni. Per la famiglia, lo Stato , gli amici (non tutti) e il resto della città, questa persona è Ok. E’ perfettamente integrata nella società, non le si può dire nulla.
Ma siamo sicuri che questa persona sia felice? Se la risposta è si, bisogna capire se svolge quel lavoro per passione o solo per necessità.
Se fosse per passione, questa persona in 30 anni avrebbe potuto “spostarsi” dalla sua posizione attuale e provare a diventare più grande, magari studiando come disegnare le scarpe del futuro.
Nella maggior parte dei casi, però, lo si fa per bisogno, e fin qui tanto di cappello e massimo rispetto.
L’accento andrebbe posto sulla facilità di diventare grandi e creativi e non sulla difficoltà.
“Paga prima te stesso” è un’altra grande frase che amo spesso ribadire negli articoli: se si dedica troppo tempo a lavorare per guadagnare e spendere, per poi ri-lavorare per ri-guadagnare e ri-spendere questi soldi, dove finisce la nostra personalità? E’ la cosiddetta Ruota del criceto di cui tanto parla Robert Kiyosaki citato nella risposta precedente.
Dedicare mezz’ora alla lettura invece che “pensare” quello che dice la TV e/o aggiungere 30 minuti di esercizio fisico, fa si che ci siamo regalati 1 ora per noi. E sono pochissimi a capire l’importanza del “paga prima te stesso”.
Se questa persona della fabbrica di scarpe fosse in grado di comprendere che in un’ora dedicata a se stessa in qualsiasi disciplina o nutrimento di passione, potrebbe giungere a qualsiasi risultato, le si aprirebbe un mondo pazzesco in men che non si dica.
Occorre battere la procrastinazione (dunque il rimandare ripetutamente ciò che ci fa bene) e la mancanza di volontà e/o creatività (che magari crediamo di non avere e invece “sonnecchiano” dentro di noi da sempre).

6. Ottimo Nito, il solo percepire queste affermazioni in effetti provoca quasi un cambiamento immediato dentro di noi. Con la sesta domanda vogliamo chiederti: che consiglio daresti a chi si accinge a cambiare la propria vita da zero, magari aprendo un blog simile al tuo e/o seguendo la propria passione?
Innanzitutto sedersi in un posto segreto lontano da tutto e tutti, scegliere un proprio angolo magico, magari che ricordi l’infanzia o davanti a un campo di grano giallo sole, oppure vicino alla riva. Dunque, giunti fin lì, chiedersi che cosa è importante per star bene dalla mattina alla sera.
Una volta individuato ciò che ci fa battere il cuore, scrivere un lista di desideri (proprio come fanno i bambini con la lettera a Babbo Natale) .
Dopo di che domandarsi quali micro passi possiamo immettere tra noi e il desiderio e pianificare/incastrare questi step in un percorso a tutto Focus su di essi.
La passione deve sfiorare l’ossessione. I grandi geni del passato ci hanno insegnato proprio questo.
Einstein durante le lezioni di matematica era solito guardare fuori dalla finestra i raggi del sole colpire le foglie e in testa si faceva mille domande sulla curvatura della luce: nutriva la passione per la fisica fino a diventarne ossessionato.
Per quanto riguarda il Blog, è un consiglio che darei a chiunque: è tra l’altro una sorta di Curriculum Vitae vestito da Business Man. Nella mia carriera di blogger ho ricevuto più proposte lavorative dal mio sito che da quando circolavo col CV cartaceo in mano supplicando le agenzie di lavoro di cercarmi “un posto”.
Naturalmente non ho mai messo sotto il podio la mia libertà creativa e di espressione. Dunque ragazzi aprite un blog tutto vostro, cucito addosso alla vostra inventiva!

7. Bene, tutto molto chiaro fino a qui: ci vogliono molte competenze informatiche per gestire un sito Web funzionale e profittevole?
Assolutamente no: con la pratica e il giusto “incipit” tutti possono farlo; è richiesta più che altro la passione dello scrivere, in quanto un blog ricco di contenuti diventa una miniera di risorse per un lettore “famelico” di informazioni su un determinato argomento.
Dopo i primi 5 mesi di creazione struttura, tutto viene da se… persino l’amicizia con Google (che deve portarci un po’ in alto in modo da essere “non invisibili”). E’ molto importante dare valore agli altri, e con valore intendo risorse gratuite di informazione e/o soluzioni riguardanti un determinato problema. Si veda ad esempio il Blog di Salvatore Aranzulla, molto più grande e anziano del mio e con il quale, anche lui come me, ne ha fatto un’azienda vera e propria basata sul valore aggiunto.

8. Ottava domanda, abbiamo quasi finito: che progetti hai per il futuro prossimo?
Beh… Ovviamente crescere e imparare sempre cose nuove, adeguarmi alla tecnologia e alle nuove frontiere dell’informatica e dell’economia sostenibile. Ampliare la mia Community con del valore sempre più acceso e sinergico e, perché no, incidere un nuovo disco di musica elettronica alternativa!
9. Fantastico, la carica che traspare dalle tue parole è davvero contagiosa. Penultima domanda: le persone molte volte hanno paura di approcciarsi al mondo del Web e credono sia tutta una bufala. Che consigli daresti a chi sta leggendo e magari e preso da scetticismo cosmico?
Mi è capitata molto spesso questa domanda sulle paure della Rete. Le persone in realtà non sbagliano a pensarla così. Come spesso ribadisco nel mio sito, il 90% delle proposte di guadagno/crescita presenti in Internet purtroppo portano a scarsi risultati o peggio a perdite di tempo e/o soldi. Questo perché non si basano sulla crescita e/o sul valore gratuito di cui parlavamo prima.
Però fare di tutta l’erba un fascio è altresì sbagliato. E’ come se dicessi ad un mio amico di viaggiare sempre a 200 km/h su un’autostrada. Non è la macchina in sé cattiva ma la conoscenza che noi dobbiamo avere di determinati elementi.
Dunque la paura va sconfitta con la conoscenza e poi con la competenza. Per fare ciò bisogna sempre scegliere le fonti più autorevoli o fidate per far fronte ad un nuovo approccio informatico.
Internet è solo un mezzo, ovvero è la nostra auto che non deve andare in una foresta sconosciuta o su un’autostrada a velocità supersonica.

10. Grazie ancora per questi consigli. Ultima domanda un po’ curiosa: ma il nome Nito Ferri è inventato o è il tuo vero nome?
Mi diverto un sacco ogni volta che mi si pone questa domanda genuina. Il mio vero nome è Antonio Fanelli, il diminutivo di Antonio è Toni. Se con un gioco di sillabe facciamo uno scambio tra la sillaba anteriore e quella posteriore otteniamo Nito (sillabe invertite). Per il cognome mi sono ispirato ai “ferri del mestiere” data poi dalla frase: sono gli attrezzi a fare il maestro, che era solito dire mio padre (a cui ho dedicato tra l’altro il mio Blog).
Da qui lo pseudonimo Nito Ferri che accompagna il sito degli Imprenditori Digitali Sostenibili, tutto il mondo della musica elettronica e il comparto “Fantasy” dedicato a gnomi e draghi medievali.
Che dire Nito, grazie davvero per la tua partecipazione all’interno della rivista Free Magazine. Siamo stati davvero orgogliosi di conoscerti più a fondo, anche per dare chiarezza ai lettori che si avvicinano per la prima volta in un mondo alle volte “non a misura d’uomo”.
Ti ringraziamo per le risposte e per il tempo che ci hai dedicato.
Ci rivedremo magari alla prossima?
Assolutamente sì. E’ stato un vero piacere soprattutto per me. Sono io che ringrazio voi, la fantastica rivista Free Magazine e in particolare Cristian Calienni per l’opportunità di questa singolare intervista a tu per tu con la creatività e il futuro che noi tutti meritiamo di vivere.
Un abbraccio a tutti voi!
Un saluto a te Nito, alla prossima.
Ecco il link per sbirciare la fantastica rivista Free Magazine Milano:
Se vuoi ottenere anche tu un’intervista per il tuo Blog, il tuo lavoro o le tue passioni, prova a scrivere una mail a info@free-magazine.it
